“The Treatment” trama e recensione
Titolo: The Treatment
Autore: Suzanne Young
Pagine: 379
Casa editrice: De Agostini
Letto in: 6 giorni
Trama: Sono passate settimane da quando Sloane è stata dimessa dal Programma, il progetto sperimentale che obbliga gli adolescenti a rischio di depressione alla rimozione dei ricordi, eppure è ancora sotto stretta osservazione. Nonostante abbia dimenticato intere parti del suo passato, il cuore l’ha spinta di nuovo tra le braccia di James, il ragazzo che ha sempre amato. In questo modo, però, ha scoperchiato una scatola che avrebbe dovuto rimanere sigillata, mettendo in pericolo la validità stessa della terapia a cui entrambi sono stati sottoposti.
Ma il Programma non può permettersi di fallire e dà il via a una caccia serrata. In fuga dagli stessi uomini che li hanno internati, Sloane e James non possono fare altro che unirsi a un gruppo di ribelli che vuole scardinare l’impalcatura di segreti e bugie su cui si fonda il Programma. Riuscirci, però, è tutt’altro che semplice. Soprattutto perché l’unico indizio a disposizione è la pillola arancione che Michael Realm - il solo amico che Sloane aveva nel Programma - le ha lasciato prima di scomparire nel nulla. L’antidoto in grado di ripristinare i ricordi persi. La Cura su cui tutti vorrebbero mettere le mani.
!Allarme spoiler!
Momento preferito: quando dopo la fine del Programma, James avendo preso la Cura, racconta a Sloane tutti i momenti che hanno trascorso insieme in passato, prima che fosse resettata loro la memoria.
Momento no: quando Cas tradisce la fiducia dei ribelli denunciandoli al Programma, e James e Sloane vengono di nuovo catturati.
Giudizio personale: Ho letto svariate volte che molti ritengono “The Treatment” inferiore rispetto al libro precedente, ma io la penso diversamente. Certo le emozioni provate durante la lettura di “The Program” sono ineguagliabili, ma anche il suo seguito è stato in grado di tenermi costantemente con il fiato sospeso e di farmi sognare e sperare insieme ai protagonisti.
Di questo libro mi è piaciuto che siano stati svelati alcuni segreti riguardanti il passato di Michael Realm, che hanno contribuito a mutare l’opinione che avevo riguardo a questo personaggio, così come nel corso del racconto ho cambiato spesso parere sul conto di Dallas, che inizialmente sembra essere molto forte mentre verso la fine del libro ne emergono fragilità e debolezze.
Anche questo secondo volume della serie di Suzanne Young, non da meno del suo predecessore, trasmette un importante messaggio: spesso siamo troppo occupati a rimuginare sul passato da non accorgerci di stare sprecando l’unico momento in cui realmente potremmo migliorare la nostra vita; il presente.
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